Scritto da Ylenia Cantello
Per tutti coloro che, come me, amano camminare nella natura, è un grande privilegio poter accedere a montagne, parchi e riserve naturali.
Ma è anche una grande responsabilità fare in modo che la nostra presenza in luoghi tanto meravigliosi abbia il minimo impatto sull’ambiente naturale.
Per questo è importante che tutti noi frequentatori di aree naturali conosciamo e mettiamo in pratica alcuni principi essenziali per rispettare e mantenere i luoghi che visitiamo in modo da poterne godere non solo noi e non solo oggi, ma anche altre persone e nei prossimi decenni.
Si tratta di un modo di pensare e agire che considera ciascuno di noi come elemento che partecipa all’unità del tutto, interconnesso con ogni aspetto della vita che ci circonda, e coinvolge le scelte che facciamo nella vita all’aria aperta.
Per molte persone è un cambiamento di prospettiva che ancora resistono ad accettare perché richiede l’uscita dal proprio ego e l’apertura a un nuovo essere consapevoli. E intanto il pianeta intero reclama il suo diritto a essere rispettato nei suoi ritmi ed equilibri, e la natura silenziosa piange la distruzione dei suoi spazi.
I SETTE PRINCIPI LEAVE NO TRACE E I TREKKING FOTOGRAFICI DELPHICAPHOTO
Leave No Trace è un’organizzazione per l’etica della vita all’aria aperta, ed ha la missione di aiutare le persone, attraverso la loro educazione, a prendersi cura e proteggere il territorio.
Leave No Trace indica le buone pratiche che chiunque frequenta gli ambienti naturali dovrebbe seguire per non lasciare traccia del proprio passaggio.
I sette principi sono i seguenti:
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- Pianifica in anticipo e preparati
- Viaggia e campeggia su superfici durevoli
- Smaltisci i rifiuti correttamente
- Lascia quello che trovi
- Riduci al minimo l'impatto del fuochi da campo
- Rispetta la fauna selvatica
- Abbi rispetto degli altri
© Leave No Trace www.LNT.org
Nella mia attività fotografica e durante i trekking fotografici seguo i principi di Leave No Trace e invito i partecipanti a fare lo stesso.
Ogni trekking fotografico viene ideato, preparato e guidato avendo sempre presente il rispetto per la natura, a cominciare dal basso numero di partecipanti, affinché, a fine giornata, l’impatto sull’ambiente sia stato minimo.
Esploro e scelgo con cura i luoghi più suggestivi dove portare i partecipanti ai trekking fotografici per offrire esperienze suggestive e insegno loro a non condividere la posizione esatta (geotag) da cui scattano le foto, per evitare che molte persone vadano nello stesso luogo senza riguardo per l’ambiente e per i principi di Leave No Trace.
Propongo piuttosto di diventare loro stessi esempio per altre persone educando a seguire comportamenti etici in natura.
Chiunque può cominciare la propria rivoluzione partendo da questi sette principi, perché è possibile visitare luoghi bellissimi, camminare sui sentieri di montagna e in aree patrimonio mondiale UNESCO e godere di paesaggi incredibili agendo con consapevolezza e rispettando il luogo in cui si trova.
Certo, è umano commettere degli errori ma l’importante è capire cosa possiamo fare la prossima volta per proteggere i luoghi che ci ospitano, per lasciarli ancora più belli e preservarli per gli anni a venire.
COME APPLICARE I SETTE PRINCIPI DI LEAVE NO TRACE
1 - Pianifica in anticipo e preparati
Questo è un principio fondamentale perché consente di godere della nostra escursione in sicurezza e rispettando la natura.
Infatti prima di ogni trekking fotografico controllo le condizioni dei sentieri e la situazione meteorologica, preparo la carta topografica e tutto l’occorrente per ogni evenienza. Inoltre informo il gruppo di partecipanti riguardo a ciò che faremo, ai luoghi in cui andremo e quali eventuali regolamenti specifici si devono rispettare, e invito ciascuno a prendere confidenza con i principi di Leave No Trace per essere pronti il giorno del trekking.
Cosa puoi fare tu:
- chiediti onestamente se sei capace di partecipare a un trekking fotografico impegnativo o è preferibile scegliere un’escursione più semplice e adatta alle tue capacità
- informati sul luogo che andremo a visitare e valuta il tipo di attrezzatura fotografica ed escursionistica che ti può servire per essere autosufficiente. Nelle schede tecniche dedicate ai singoli trekking fotografici trovi le informazioni principali sull’attrezzatura necessaria e inoltre puoi leggere i consigli su Come prepararsi ai trekking fotografici →
2 - Viaggia e campeggia su superfici durevoli
Questo significa evitare di calpestare la vegetazione ai lati dei sentieri tracciati (i pascoli e i prati alpini, i muschi e i licheni, la tundra alpina, fiori di campo, etc.) e accamparsi in aree già battute. Si può camminare su superfici durevoli come terreno nudo, sabbia, ghiaia o roccia priva di licheni e muschio, che rimangono immutate anche dopo numerosi passaggi di persone.
Durante i trekking fotografici, quando il sentiero è stretto, invito a camminare in fila indiana e per il bivacco del pranzo è opportuno occupare solo una piccola area dove c’è poca o nessuna vegetazione.
Per ridurre il proprio impatto sull’ambiente circostante sono da evitare anche le scorciatoie che tagliano i tornanti perché danneggiano il suolo, aumentano l’erosione e accelerano scorrimento verticale dell’acqua piovana lungo un pendio ripido.
3 - Smaltisci i rifiuti correttamente
Ancora oggi c’è bisogno di ribadire il concetto che, quando di fa un’escursione in ambiente naturale, bisogna prendere i propri rifiuti, metterli nello zaino e riportarli a casa per smaltirli correttamente. E invece ancora troppe persone pensano che la natura sia la loro discarica personale.
Tutto ciò che portiamo con noi all’andata dobbiamo riportarlo al ritorno. Anche i rifiuti organici, come i resti di frutta, impiegano mesi a decomporsi, possono nuocere alla fauna selvatica in quanto non sono naturali in quell’ambiente e sono antiestetici.
Cerchiamo, quindi, di preparare il cibo che ci servirà durante il trekking fotografico in modo che non produca molti rifiuti, che sia imballato in contenitori riutilizzabili, facili da pulire e trasportare. Portiamo un sacchetto/contenitore per raccogliere tutta la spazzatura.
Anche i rifiuti solidi umani vanno disposti in modo corretto per evitare l’impatto dul territorio, l’acqua, la fauna selvatica e sugli altri escursionisti: scava una buca profonda circa 20 cm alla distanza di circa 60 m (circa 70 passi) da fonti d’acqua, accampamento e sentieri, e quando hai finito ricoprila per mimetizzarla nell’ambiente.
E se, durante il cammino, troviamo della spazzatura abbandonata, prendiamola e portiamola via per ridare alla natura la sua dignità e bellezza.
4 - Lascia quello che trovi
A volte le persone non riescono a resiste alla tentazione di portare via qualcosa dell’ambiente che visitano.
Come escursionisti e fotografi consapevoli invece sappiamo bene che la natura non è il nostro negozio di souvenirs da saccheggiare ma un luogo sacro da lasciare il più possibile intatto dopo il nostro passaggio.
Cosa puoi fare tu:
- lascia al loro posto piante, fiori, semi, pigne, rocce, tane, nidi, insetti e qualunque altro elemento naturale trovi
- non modificare l’ambiente costruendo strutture o scavando trincee nel terreno se non necessario alla sopravvivenza
- non toccare e alterare manufatti di origine antropica e di importanza storica e culturale locale
- non introdurre specie alloctone di qualunque tipo
- non incidere la corteccia degli alberi
- scatta delle foto: è il modo migliore per ringraziare la natura di farti partecipare della sua ricchezza
5 - Riduci al minimo l'impatto dei fuochi da campo
I fuochi da campo non sono utilizzati durante i trekking fotografici ma è sempre bene sapere come comportarsi per ridurre il nostro impatto e non lasciare traccia.
Nella maggior parte degli ambienti naturali è vietato accendere fuochi, ma possiamo usare un piccolo fornello portatile per cucinare e scaldare delle bevande soprattutto durate la stagione più fredda.
Dove invece è consentito accendere fuochi, va comunque fatto nelle aree appositamente designate e in assenza di vento. In questo caso bisogna sempre valutare l’impatto che potrebbe avere sull’ambiente:
- utilizzare legna che troviamo già a terra, ma se siamo in alta montagna dove il legno è raro è meglio lasciare che diventi cibo, riparo per gli animali e che si decomponga
- mantenere fuochi piccoli
- tenere sempre sotto controllo le fiamme
- avere sufficiente acqua a disposizione per spegnere il fuoco
- ridurre tutta la legna in cenere ed essere sicuri che la cenere sia diventata fredda prima di andare via
6 - Rispetta la fauna selvatica
Noi escursionisti e fotografi siamo affascinati dagli animali selvatici e speriamo sempre di vederne qualcuno da fotografare, ma ci sono dei comportamenti essenziali da seguire per rispettarli ed evitare di causare loro gravi danni:
- non avvicinarti e non seguire gli animali, ma mantieni un distanza minima di sicurezza che rispetti il loro spazio vitale (un buon metodo e stendere un braccio in avanti e alzare il pollice tenendo il pugno chiuso: se il dito copre la sagoma dell’animale allora la distanza è corretta)
- non dargli da mangiare: il cibo umano li fa ingrassare e causa problemi di salute, oltre a renderli più vulnerabili verso i predatori, fa modificare i loro comportamenti naturali e abbassa la loro paura degli esseri umani
- conserva il tuo cibo e i rifiuti in modo sicuro per evitare di attirare gli animali
- non disturbare e spaventare facendo movimenti improvvisi, rumore o usando richiami. Se ti trovi invece in una zona in cui è presente l’orso, fare rumore può essere un utile deterrente per non farlo avvicinare, segnalando così la tua presenza
- non disturbare durante periodi sensibili per le diverse specie (accoppiamento, nidificazione, cura dei piccoli, mesi più freddi)
- tieni il tuo animale domestico sotto controllo o non portarlo con te
Leggi di più nella mia Dichiarazione di etica della fotografia →
7 - Abbi rispetto degli altri
I luoghi naturali che visitiamo durante i trekking fotografici sono luoghi condivisi e bisogna essere consapevoli che il nostro comportamento può fare la differenza quando ci troviamo insieme ad altre persone.
Cerco di scegliere luoghi poco frequentati o giorni ed orari in cui c’è meno affluenza di persone, ma capita che lungo i sentieri si incontrino altri escursionisti.
Ai partecipanti dei miei trekking fotografici dico che è fondamentale avere rispetto gli uni degli altri, delle capacità e difficoltà di ciascuno, oltre ad avere uno spirito collaborativo, capacità di adattamento e buon senso per godere dell’esperienza nella natura al 100%.
Cosa puoi fare tu:
- sii gentile e saluta chi incontri: un cenno, un sorriso o una parola sono sempre benvenuti
- non occupare tutto lo spazio o bloccare il sentiero e pretendere che gli altri escursionisti ti lascino il posto per fotografare il paesaggio: tutti hanno il diritto di godere della bellezza del luogo
- se stai andando in discesa dai la precedenza a chi arriva in salita (e anche un piccolo incoraggiamento) e se stai andando in salita lascia passare chi va più veloce di te e vuole superarti
- se incontri animali come muli, capre, pecore, tieniti sul lato in discesa del sentiero se ti è possibile
- non parlare a voce troppo alta o fare rumore che può disturbare altre persone in cerca di pace e silenzio nella natura
- tieni il tuo cane al guinzaglio
Se vuoi pernottare in un rifugio leggi alcuni consigli su come comportarti →
FORMAZIONE CON LEAVE NO TRACE
Leave No Trace realizza la sua missione concentrandosi sulla formazione delle persone quando interagiscono con la natura.
Tutti possono prendere parte ai corsi e ai workshops che vengono
organizzati.
Qui in basso trovi i certificati dei corsi che ho conseguito.
COSA PUÒ SUCCEDERE SE NON SI SEGUONO I PRINCIPI DI LEAVE NO TRACE?
🔴 Molte aree naturali possono diventare zone vietate agli escursionisti e sarebbe impossibile tornare nello stesso luogo a distanza di mesi o anni per fare nuove fotografie.
🔴 I prati alpini e gli altri ecosistemi fragili possono essere seriamente danneggiati dal p2assaggio di molte persone che non seguono il sentiero segnato, con perdita di copertura erbosa, specie botaniche e animali.
🔴 Gli animali selvatici potrebbero essere scomparsi a causa di problemi di salute e malattie o essere stati allontanati (o soppressi) perché considerati una minaccia per l’uomo
🔴 Potrebbero essere richiesti dei permessi a pagamento per l’accesso a luoghi un tempo pubblici.
🔴 Il luogo da cui abbiamo scattato la nostra più bella fotografia di paesaggio potrebbe essere danneggiato e non più accessibile, per cui perderemmo un angolo di visuale unico.
🔴 Il ripristino di un’ambiente naturale, nel caso fosse possibile, richiede molti costi e lunghi tempi di intervento che sarebbero evitati se ciascuno frequentasse la natura e la fotografasse in modo responsabile e lungimirante.
ADESSO TOCCA A TE
Ogni trekking fotografico regala nuova consapevolezza dei valori etici di rispetto e protezione della natura.
Godiamo della ricchezza di vita che ci regala la natura ed è arrivato il momento di ricambiare con amore.
Con le tue fotografie puoi:
- raccontare la meravigliosa storia della relazione che esiste fra ciascuno di noi e la natura
- essere un esempio su come prendersi cura dell’ambiente per quanti ancora ignorano l’impatto che hanno le loro azioni
- aiutare a preservare i luoghi naturali della nostra casa condivisa e far sì che esistano ancora per chi vorrà fotografarli nei prossimi anni
Rileggi questi principi e quando avrai compreso l’importanza di proteggere la natura durante le tue escursioni fotografiche, allora impegnati a mettere in pratica i principi di Leave No Trace: sarò felice di conoscerti se vorrai unirti agli altri partecipanti durante i miei trekking fotografici e diventare fototrekker.
Se desideri informazioni più approfondite su Leave No Trace e la sua attività visita il sito ufficiale www.lnt.org
PARTECIPA AI TREKKING FOTOGRAFICI DELPHICAPHOTO
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